La Doll Therapy o terapia della bambola è una pratica che si colloca tra gli aspetti riabilitativi rivolti alle persone con demenza ed è finalizzata alla gestione dei disturbi del comportamento. Aiuta a sentirsi vivi e utili, facendo emergere i bisogni naturali di affettività e legami.
All’interno della nostra struttura “Pia Comunità Cecilia Ventricella”, realizziamo attività di vario genere per le persone affette da demenza, tra queste, notevoli sono i riscontri derivanti dalla Doll-therapy. Infatti con l’aumentare progressivo di tale patologia si diffondono sempre più le terapie non farmacologiche per il trattamento dei sintomi non cognitivi.
Cos’è?
La terapia della bambola consiste nell’utilizzare dei giocattoli, bambole appunto, per aiutare e migliorare il benessere delle persone affette da demenza, sia senili che di tipo Alzheimer. Questo approccio è focalizzato su alcuni bisogni primari e universali della persona, come quello di sentirsi utili, di dare affetto e di accudire qualcuno, nonché di manifestare le proprie emozioni più naturali.
A chi si rivolge?
La terapia della bambola (Doll therapy) si rivolge alle persone con diversi tipi di demenze, (in particolare ad uno stadio intermedio/avanzato) e soprattutto in presenza di manifestazioni aggressive e di alterazione della propria personalità. Viene considerato non solo un metodo integrativo alle cure tradizionali ma anche uno strumento di riabilitazione in grado di limitare i danni degenerativi della malattia.
Qual è il compito dell’operatore?
È quello di lasciar esprimere tutta l’affettività e il coinvolgimento emotivo delle persone, grazie anche all’uso di bambole con caratteristiche precise (occhi che si aprono e si chiudono, corpi morbidi, vestiti diversi tra loro per evitare che si confondano), mediante la preparazione di un ambiente adeguato e non affollato, al fine di rendere l’esperienza più spontanea e umana.
Gli effetti?
Gli effetti che riscontriamo quotidianamente sono molteplici, ad esempio le agitazioni diminuiscono, migliora il ciclo sonno-veglia, migliorano le interazioni con gli altri, aumenta l’appetito e soprattutto si sviluppa l’attaccamento e il bisogno di accudimento. Le persone sono libere di decidere quando prendere e quando lasciare le bambole e sono assecondate anche se decidono di trattarle come se fossero bambini.
L’utilizzo della bambola favorisce dunque l’incoraggiamento dell’interazione, della comunicazione, l’attaccamento e la crescita dell’autostima legata alla capacità di fare delle scelte.
Altri risvolti molto importanti sono legati alla riduzione dei farmaci utilizzati allo scopo di attenuare i disturbi del comportamento e al miglioramento degli stati depressivi e di apatia legati all’inattività.