La nostra storia
La fondatrice Suor Cecilia Ventricelli nacque ad Altamura l’11 Marzo del 1911, da genitori semplici, onesti, laboriosi e ferventi cristiani.
La fondatrice Suor Cecilia Ventricelli (poi divenuto Ventricella per un errore all’anagrafe del Comune) nacque ad Altamura l’11 Marzo del 1911, da genitori semplici, onesti, laboriosi e ferventi cristiani. Sentendo sin da giovane l’ispirazione di fondare un Istituto, ma non avendo esperienza di vita religiosa, decise di entrare, all’età di 24 anni, il 18 Aprile 1936, nella Congregazione delle Figlie di Nostra Signora al Monte Calvario di Roma. L’ 8 Settembre del 1938 vestì con entusiasmo l’abito religioso. Nel triste ed immediato dopoguerra, Suor Cecilia Ventricelli, ispirata a Gesù Buon Pastore ed in collaborazione con Suor Filomena Camastra (successivamente vice-superiora), il 21 Ottobre 1946 fondò la Casa delle Ancelle del Buon Pastore. Con l’apertura della Pia Casa, situata in un appartamento del fratello in via Vittorio Veneto cominciava a realizzarsi il desiderio della Madre Fondatrice, ovvero, quello di preparare la società del domani; accogliendo, educando e dando istruzione a bimbe povere e trovatelli appena nati, bisognevoli di assistenza e di amore materno. La Pia Casa, dopo 10 giorni, contava nell’asilo già 150 bimbe povere e dopo un mese erano ricoverate 10 trovatelle.



Nel frattempo, i suoi bambini, vittime del peccato, in attesa che rientrasse, pregavano per lei, implorando al Signore benedizioni e lunga vita, colma di ogni bene.
Il loro augurio rappresentava un auspicio per un domani, qualora la loro Madre potesse ricevere nel regno dei beati la palma e la corona di chi nell’olocausto dell’umanità seppe lottare per salvare orfani e derelitti (alcuni di loro appena nati).
Madre Cecilia si è sempre prodigata per la sistemazione di questi bimbi ed è riuscita a collocarli degnamente nella società di oggi, facendoli adottare anche dalle buone famiglie oltre oceano. Essi, felici del posto che oggi occupano, hanno quasi dimenticato la loro triste origine ed il loro destino crudele.
Suor Cecilia Ventricella, in questi anni di difficoltà, oltre all’affetto dei suoi bambini è stata contornata di affetto sia dai suoi genitori che l’hanno incoraggiata in qualsiasi sua decisione, sia da alcuni cari amici tra i quali il Sacerdote Michele Campanelli, da Padre Semeria e dai Padri Clarettiani che con il loro aiuto spirituale hanno sostenuto l’opera guidata dalla Madre.
Nel 1950, Suor Cecilia Ventricelli fu chiamata da S.E. Mons. Vincenzo Cavalla arcivescovo della diocesi di Matera, il quale considerando con molta ammirazione e positività le opere realizzate dalla Madre, le chiedeva la possibilità di operare anche in Lucania.
Di lì a poco, aprì a Pisticci una nuova casa che con splendore operava nell’apostolato dell’amore verso chi soffre e spera.
Raggiunta una consolidata e operosa attività e, dopo aver acquistato un suolo sul quale costruire ambienti più ampi, nel 1956 Suor Cecilia e le sue consorelle (oramai divenute circa una ventina) poterono spostarsi nella Casa del Bambino Gesù sita in Via Gravina 92. Casa confortevole, con scuole interne, asilo, laboratori ed ampio giardino.
A completare l’opera meravigliosa svolta dall’intrepida Madre Cecilia Venticelli è la Villa del Buon Pastore di Rocca Imperiale che inaugurò il 5 maggio del 1970. Questa Casa di Riposo, che sorgeva sulla caratteristica spiaggia calabrese, fu realizzata con grande zelo ed enorme sacrifici; questi però, furono affrontati con vero amore dalle Pie Ancelle perché ben liete di offrire ai pensionati poveri un rifugio sereno ed accogliente per la loro età e solitudine.
Durante quegli anni, le consorelle, dividendosi in gruppetti, si occupavano della gestione delle varie strutture. La Madre superiora nel frattempo, alloggiava a brevi periodi tra esse, potendo così supervisionar il funzionamento ed allo stesso tempo non distaccarsi del tutto dalle sue consorelle e dai suoi cari assistiti. Con l’apertura del centro di Rocca Imperiale Suor Cecilia decise di intraprendere un nuovo cammino: offrire un rifugio sereno ed accogliente ad anziani bisognosi.
Notava, che quello degli anziani, era divenuto un nuovo problema sociale, mentre l’assistenza verso i bambini orfani, iniziava a far parte di una vecchia concezione che man mano andava sparendo. Infatti, durante gli anni 70, ad Altamura, cominciava la trasformazione della struttura tramite la graduale riduzione dell’assistenza ai minori, mantenendo però l’attività di scuola materna, ed introducendo l’assistenza agli anziani.
In quegli anni, la struttura di Altamura diventava sempre più operativa e cominciava a necessitare di manodopera e di ampliamenti. Fu così che la madre superiora decise di chiudere la struttura di Pisticci perché piccola.
L’8 Maggio del 1975 la fondatrice Suor Cecilia costituì l’associazione denominata “Associazione Pia Comunità Cecilia Ventricella” (l’attuale denominazione dell’Ente) con presidente e legale rappresentante Don Diego Carlucci. Suor Cecilia, invece, era presidente ad honorem. Ottenuto il riconoscimento giuridico, Suor Cecilia devolse tutti i suoi beni mobili ed immobili al nuovo Ente costituito.


Il 18 Agosto del 1983 la fondatrice Suor Cecilia Ventricella veniva a mancare e con la sua morte si chiudeva definitivamente la tanto desiderata attività di scuola materna, creata sin dalle origini. Dopo qualche anno il Consiglio d’Amministrazione dell’Ente decise di sospendere momentaneamente l’attività assistenziale svolta nella struttura di Rocca Imperiale sia per carenza gestionale, sia perché erano necessarie opere di manutenzione straordinaria per renderla adeguata alle nuove norme regionali. Gli anziani ospiti furono così trasferiti nella struttura di Altamura.
Da allora, per circa un decennio, la Casa di Riposo di Rocca Imperiale fungeva solo da residenza estiva. Nei tre mesi estivi, gran parte degli anziani con parte del personale ed alcune consorelle venivano accompagnati nel paesino calabrese e, gli anziani, contentissimi, ogni mattina venivano accompagnati in spiaggia. In tal modo si dava la possibilità di allietare il loro soggiorno.
L’11 Ottobre del 1990, oltre alla nomina giuridica come Casa di Riposo, ebbe anche la nomina di Casa Protetta. Con questa doppia denominazione la struttura ebbe l’autorizzazione ad ospitare sia anziani autosufficienti e sia non-autosufficienti.
Nel 1994, non avendo avuto le autorizzazioni all’adeguamento ed all’ampliamento della struttura, il Consiglio di Amministrazione dell’Ente decise definitivamente di vendere l’immobile situato in Calabria ed in tal caso si diede luogo all’ampliamento dell’attuale sito in Via Gravina ad Altamura.
E da allora incessanti sono stati i lavori di ampliamento, adeguamento e rimodernizzazione di tutta la struttura, sino ad arrivare all’Ottobre 2013 in cui è stata ri-presentata con una seconda inaugurazione in occasione dell’apertura del nuovo reparto di Casa Alloggio in mini appartamenti.
La nostra struttura oggi si estende su un’area di 5000 mq, con una capienza massima di 66 posti letto distinti in 4 nuclei: 2 - RSSA ; 1 - Casa di Riposo; 1 - Casa Alloggio. Rappresenta un’oasi verdeggiante e rilassante nel pieno centro urbano di Altamura, in grado di accogliere in un clima di serenità l’anziano bisognoso di assistenza ed affetto.
Ad oggi quindi, dalla costituenda Associazione che porta il nome della sua fondatrice “Cecilia Ventricella”, avvenuta nel maggio del ’75, sono trascorsi oltre 40 anni dediti all’esperienza, alla competenza, alla qualità dei servizi erogati e ad una professionalità del tutto acquisita in questi lunghi anni.
Tali caratteristiche, associate al forte senso di responsabilità, di accoglienza e di umanità, continuano a perseguire i principi fondamentali della nostra Carta Costituzionale, derivanti dagli insegnamenti della nostra beneamata Madre Fondatrice. Dai 65 anni di vita dell'Opera ad oggi, più della metà degli anni sono stati indirizzati all’assistenza agli anziani. Di tutto ciò, per noi tutti, Consiglio di Amministrazione, Direzione e Operatori ne facciamo tesoro ed esprimiamo un infinito grazie alla fondatrice, alle sue consorelle ed a quanti hanno contribuito alla crescita dell’Ente. Un pensiero particolare lo indirizziamo anche alla vicesuperiora Suor Filomena Camastra ed alle consorelle Suor Agnese Lazazzera e Suor Giovanna Zelinda Mauro, che con grande dedizione e forza instancabile hanno donato tutta la loro vita verso chi soffre, lasciando in tutti noi vivi ricordi per le belle sensazioni vissute insieme e per averci tramandato i loro grandi insegnamenti. Un ulteriore ringraziamento, con stima ed affetto, lo esprimiamo nel ricordo del caro amico Avv. Angelo Raffaele Colonna, che per più di 30 anni ha dedicato all'Associazione il suo prezioso contributo.
